I tassisti di Mexico City

 
 
A San Cristobal la tariffa standard dei taxi per muoversi in città è di 40 pesos, ossia 2 euro. Con i collettivo (piccoli bus pubblici) scende a 6 pesos (30 centesimi).
A Città del Messico c'e' un traffico assurdo e forse converrebbe prendete la metropolitana. Causa diarrea e spossatezza (bella scusa!) oggi e' stato il giorno delle gite in taxi. Ne ho presi cinque. La qualità del servizio varia molto da taxi a taxi: può capitare un' auto nuova con tutto funzionante o una carretta che a stento sta insieme; un conducente sgamato che scivola nel traffico riuscendo a evitare ingorghi e zone intasate o quello più rilassato e pacioso. Tutti i taxi veri sono bianchi e rosa con numero identificativo, tassametro ben in vista e quasi tutti la foto e il nome del conducente sul finestrino. 4 su 5 sono andati bene: spesa media per tragitti di 30-40 min circa 100 pesos (5 euro). Il quinto e' stata un'esperienza che per un italiano è d'obbligo: ovvero la fregatura. Sono salito su un taxi rosa e bianco, il tassista era stranamente giovane e tutto tatuato sulle braccia, e tra le dita delle mani teneva in moido innaturale banconote varie. Comunque sembrava gentile e normalmente mi costringo a non basare il mio giudizio sull'aspetto delle persone (male!). Parte senza avviare il tassametro (ahi ahi odore di fregatura). Invece di scendere subito o chiedere spiegazioni, mi scatta il gusto della competizione o del moralizzatore. Il ragazzotto si ferma anche a fare benzina, nonostante io abbia fretta, e quando arriviamo in zona Cineteca, dove dovevo arrivare, si perde e continua a chiedere in giro ai passanti. Finalmente si ferma e mi dice che siamo arrivati: io mi preparo alla litigata (mi vuoi fregare??? Non sai che sono quasi napoletano e so come funziona), ma... si volta e spara 500 pesos, un enormità,guardandomi dritto negli occhi... e mi sono cagato addosso. Questo era un mezzo teppista che avrà rubato l'auto a qualcuno (al fratello maggiore?): occhi rossi da fattone, tatuaggi e sti soldi tra le dita, faccia da scugnizzo cattivo napoletano. Gli ho detto, in tono pacato e sorridendo, che erano troppi e che non ha acceso il tassametro e che gliene do la metà, lui insiste io quasi cedo ma aggiungo "Ok ti do i soldi ma prendo il numero del taxi" (disolito dico che chiamo la polizia, ma già vedevo un pugno in faccia e il mio corpo scaricato in una discarica). Allora lui cambia espressione e diventa un po' preoccupato e accetta la mia proposta della metà, che rimane pur sempre una enormità. Scendo dal taxi e vedo una signora che sta per salire, senza aprire bocca le faccio no con la testa, lei capisce e manda via il furfante. Poi le spiego cosa e' successo, fa una faccia schifata ma rassegnata e mi ringrazia. Al ritorno lo stesso percorso con autista lento su auto carretta e pure ingorgo da manifestazione e' costato poco meno di 100 pesos. A sua discolpa il fattone pur perdendosi e' riuscito ad evitare gli ingorghi micidiali della sera e a portarmi in orario per il film che volevo vedere alla cineteca, ma questa e' un'altra storia.


Commenti