Loro


Questa cosa la porto con me direi da sempre. Tuttavia e' mutata col tempo e di volta in volta cambia posto senza tuttavia trovare una posizione sua: perché una posizione non c'e l'ha. Da noi e in occidente di bambini di strada non se ne vedono. Esistono i servizi sociali e tanti enti che intervengono prima che un bambino inizi a vivere per strada. In Italia forse a Napoli o a Palermo qualche ragazzino vive per strada ma poi un posto dove tornare a dormire c'e l'ha. Qui a Città del Messico ci sono bambini che suonano, altri che vendono, altri per terra con madri o padri o fratelli che chiedono l'elemosina, altri luciano le scarpe. Sto parlando delle vie pedonali del centro. In comune hanno che sono sporchi e non proprio ben nutriti. Ai bambini si somma una varia umanità, spesso anziani.

Un tempo ero arrabbiato, perché pensavo che il mondo fosse sbagliato e che andava cambiato. Negli anni novanta giravano libri e reportage sui meninos de rua del Brasile. Poi me ne sono dimenticato e li ho "rivisti" in India: tanti e sempre a chiedere soldi. Negli anni 2000 ero indifferente, anzi sprezzante: i mendicanti mi infastidivano, e cercavo di negarlo pensando ad altro, anzi usando la solita scusa: "inutile dargli soldi, sono delinquenti". Più di recente ho iniziato invece a non sopportare i personaggi del calibro di Madre Teresa di Calcutta, per il semplice motivo che i poveri e gli ultimi non possono avere una giustificazione divina (mi fa andare in bestia questa idea), ossia loro sono li per rendere migliori gli altri (noi col portafoglio pieno). Sono li perché sto mondo fa schifo e si fonda sui rapporti di forza e sulla lotteria geografica di dove si nasce: nel primo, secondo, terzo, quarto mondo. Non dipende necessariamente dai meriti personali, l'essere benestante e viceversa.

Dunque ora quando in strada trovo bambini che lavorano o anziani che chiedono l'elemosina, provo una profonda pena e l'unica cosa che so fare e' dare le monete che ho con me. Ovvio non risolvo nulla e nemmeno metto a tacere la coscienza.

Il contrasto e l'ingiustizia sono troppo forti e mi trasformano in "messicano" capace di metabolizzare aspetti contraddittori. Loro sono li fuori e non hanno una vita facile. Ma non e' più di moda fare certi pensieri.

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