noname

 
Ieri sera, in tre, siamo andati a cenare al Noname in centro a San Cristobal. Locale alternativo. Ma in tutto. Apre in teoria alle 20 ma a quell'ora eravamo davanti ad una saracinesca "serrada" di garage e nessuna info o insegna o altro. Verso le 20,30 si apre una piccola finestrella tagliata sulla saracinesca e ne esce una ragazza che dice: "diece minotos" che diventano 20. Finalmente apre. E' un garage a cielo aperto. Pochi tavoli di legno (bagnati per via del temporale di 2 ore prima e che nessuno ha asciugato) un angolo coperto ma con odore di fogna, buio con musica elettrinica-pop di sottofondo. Il locale è di una giovane coppia. Lui sembra il giapponese della "La dea de 67": magrissimo, vestito di scuro, con al polso decine di bracciali metallici. Ordinato e pulito. Al bancone c'e' il cibo disponibile, poco e di 4-5 tipologie: del pesce, del surimi, cozze e funghi e verdura. Sono gli ingredienti delle quesadilla che preparano. L'unico cibo disponibile. Chiediamo la cerveza (birra) ma non c'e': allora ci alziamo e in tutta tranquillità ci avviamo al baretto di fronte per comprare 3 birre. L'attesa delle quesadilla e' abbastanza lunga, nel frattempo inizia a pioviggine sul tavolo. Arrivano. Molto buone. E' tutto fresco e cucinato con passione. In un luogo strano dove gli avventori sono singoli locali o spaesati turisti. Naturalmente il menù non prevede altro. Spesa finale in tre meno di 8 euro.

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