Vacanze nel letto


Nel 1998 in ottobre sono stato 15 giorni a Praga... e ho passato i primi tre a letto con il febbrone. E' stata dura. Ricordo in modo nitido il malessere e le tre lunghissime giornate che tra mal di testa e febbre non passavano più. All'epoca non esistevano quasi i cellulari e figurati internet. In quella stanza non c'era ne' la televisione e nemmeno una radio.
In un'altra vacanza più recente mi e' uscito il fuoco di Sant'Antonio sulla schiena ma era asintomatico quindi era solo schfoso da vedere ma pochi disagi. In Portogallo, una vita fa (1992), in tenda mi sono beccato il mal di gola con febbre.  Ricordo una giornata caldissima in tenda a Evora e una giornata fredda a Lisbona.
Quando e' nato erni, nel 2006, abbiamo affittato un appartamento in Liguria e io avevo la schiena bloccata. Per fortuna Onelia e Emilio (uno che era in vacanza nella stessa casa) non si sono persi d'animo e si sono procurati voltaren per farmi iniezioni e rimettermi in piedi.
Ed eccomi qui, nei miei 4 giorni di esplorazione di Citta' del Messico che mi ritrovo a letto e con diarrea e febbre. Tutto e' iniziato nella notte del 4 giugno: forti dolori di pancia,  diarrea e febbrone. Dato che non sono più giovane, ho chiesto all'albergo di chiamare un medico. Avevo capito 1500 pesos (circa 75 euro) invece erano 5500 (275 euro). Si sono presentati medico e infermiera: lui bianco di razza "pura" sulla sessantina, lei con tratti somatici frutto di incroci tra le tante razze native del Messico. Insomma mi hanno attaccato una flebo al braccio e poi hanno iniettato l'antibiotico e l'antipiretico.  Non mi reggeva in piedi. Quando ho visto la cifra mi sono reso conto di non avere nel borsellino i soldi a sufficienza.  Scortato dai due siamo scesi nella hall dove e' presente anche una macchinetta per i soldi. Già che non mi reggevao in piedi la macchinetta ha deciso di darmi 5500 pesos in tagli piccoli lanciandoli in giro sul pavimento. Ero basito... ma nessuno batteva ciglio, forse e' una cosa normale da queste parti (ho poi scoperto che c'e' uno sportellino di plastica che va chiuso proprio per evitare che i soldi volino via).
Medico e infermiera provengono dalla clinica per le emergenze dal nome inquietante di Sinaloa (la regione di origine del Chapo, il narcotrafficante). Il medico mi ha prescritto l'antibiotico per 7 giorni e mi ha chiesto cosa avessi mangiato: in effetti il giorno precedente avevo mangiato nelle bancarelle per strada, anche se teoricamente tutta roba cotta. Ho fatto altro due cazzate: mi ostino a lavarmi i denti con l'acqua del rubinetto  (sarebbe meglio usare acqua in bottiglia), e ho mangiato una coppa di yogurt con i frutti di bosco, buonissima, anche se in generale e' consigliabile mangiare solo frutta da sbucciare ed evitare insalate o ortaggi lavati con acqua non proprio potabile.
Dimenticavo: tutte le vacanze al mare con i miei dai 3 ai 17 anni. Dopo il primo giorno di mare puntualmente finivo a letto ustionato e passavo 2-3 giorni a casa con mia nonna (tutto sommato non  ho un brutto ricordo di questi momenti di tranquillità, nell'ombra e nel fresco di quella casa dai muri spessi e pesanti). In età adulta ho capito che esistevano le creme per il sole, che evidentemente i miei non conoscevano.

Commenti

  1. E vorremmo andare in Corea ad agosto?!

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    1. chissà cosa mi verrà li... :) Troppo gas puzzolente in pancia sa kimchi.

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